6 piante decontaminanti che puliscono l’aria di casa

Più di cento piante possono assorbire le sostanze inquinanti presenti nell’aria attraverso le foglie. Poi li filtra, li digerisce attraverso le sue radici e li trasforma. La magia della natura!

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Aloe vera – Fonte: spm

Aloe Vera

È la pianta dalle molteplici virtù: limita la proliferazione degli acari ed elimina la formaldeide – questo composto volatile cancerogeno è uno dei più importanti  inquinanti dell’aria indoor  . Poco esigente in fatto di acqua, riesce a sopravvivere grazie al famoso gel contenuto nelle sue foglie, da cui estrae i nutrienti necessari alla sua sopravvivenza. Ha bisogno invece di molta luce e di esposizione ai raggi solari diretti.

Vale a dire:

Lo ammiriamo in ufficio e a casa. Con le sue lunghe foglie erette è considerato un portafortuna in molti paesi.

pothos
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Il pothos – Fonte: spm

il pothos

Non possiamo resistere a questa pianta di vite con le sue giovani foglie verde chiaro a forma di cuore. Originario della Polinesia, il pothos purifica l’aria assorbendo sostanze inquinanti come formaldeide, xilene e benzene. Può essere appeso o arrampicato su un palo o su un traliccio, con i suoi steli che raggiungono talvolta diversi metri di lunghezza, adornerà con eleganza una mensola, la parte superiore di un mobile o un pezzo di muro.

Vale a dire:

Evitiamo di installarlo nella stanza dei bambini perché la sua linfa può essere piccante. E sicuramente lo dimentichiamo se abbiamo animali: farà ammalare un cane o un gatto se lo masticano.

felce di Boston
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La felce di Boston – Fonte: spm

felce di Boston

Molto decorativo grazie alle sue belle foglie seghettate, assorbe formaldeide, xilene e ammoniaca. Originario dei tropici umidi del Sud America, non necessita di molta luce, ma ama l’umidità.

Vale a dire:

Mantieni il terriccio sempre umido annaffiandolo una o due volte alla settimana e il tuo laghetto sembrerà presto una mini-giungla!

viola africana
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La viola africana – Fonte: spm

Viola africana (o viola del capo)

La pianta più coltivata e venduta al mondo, assorbe i vapori del pentaclorofenolo (PCP), un fungicida che talvolta si trova ancora nel legno trattato. Aiuta anche ad alleviare la secchezza dell’aria e, cosa che non rovina nulla, fiorisce quasi tutto l’anno. Tollera l’esposizione alla mezz’ombra, e non soffre troppo il calore dei termosifoni. Perfetto in una camera da letto!

Vale a dire:

Si annaffia una volta a settimana, al bicchiere (va svuotato dopo qualche ora, altrimenti la parte inferiore del fusto rischia di marcire).

fiore di Luna
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Fiore di Luna – Fonte: spm

il fiore della luna

Assorbe una grande quantità di COV (composti organici volatili) contenuti in colle, pitture, vernici e stucchi, come ammoniaca, benzene, formaldeide, toluene, tricloroetilene e xilene. Il cosiddetto “giglio della pace” apprezza la luce (ma non il sole diretto) e tollera temporaneamente l’ombra parziale. D’altro canto non ama affatto gli spifferi che seccano le estremità delle sue lunghe foglie lucenti (da 30 a 50 cm di lunghezza). Può essere effettuato in qualsiasi ambiente, preferibilmente in ambienti umidi.

Vale a dire:

Non innaffiare mai direttamente i suoi bellissimi e sottili  fiori bianchi  che crescono tutto l’anno.

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Sanseviere – Fonte: spm

Sanseviere

Viene chiamata anche “lingua della suocera” perché le sue foglie grandi, dure e appuntite sono paragonate ad una lingua molto tagliente. Cattura il benzene, la trielina, le vernici, ma anche i vapori di alcuni smacchiatori e molti altri prodotti sgrassanti. Robusto, resiste dimenticandosi d’acqua, è l’ideale per i distratti!

Vale a dire:

Posizionalo in cucina o in ingresso se hai abbastanza   luce   (anche indiretta).

Un effetto positivo… ma senza miracoli

Secondo uno studio realizzato da Bill Wolverton, ricercatore della NASA negli anni ’80, l’efficacia antinquinamento di alcune piante era notevole. Da allora il loro lavoro è stato messo in discussione, perché le condizioni sperimentali erano molto lontane da quelle della vita reale: le piante distruggevano le sostanze inquinanti in un piccolo secchio! Ovviamente fanno bene alla qualità dell’aria, assorbono, come tutte le piante, la CO2, ma non sono magiche… Altri studi però dimostrano che influiscono favorevolmente sull’umore; Gli inglesi la chiamano vitamina G – la “g” della parola inglese green, che significa verde.