Le orchidee Phalaenopsis sono fiori di origine tropicale che si adattano molto bene come pianta d’appartamento. Chi trascorre l’estate con questa bellissima pianta? Non invano questo fiore riceve il soprannome di “fiore del paradiso” o “figlia dell’aria”. In quanto tale, richiede un colloquio speciale. Possiamo portarlo fuori in estate? Una permanenza all’aperto può essere benefica per la sua crescita e la futura fioritura. Vediamo i nostri consigli per prendercene cura adeguatamente!
Cosa fare con le orchidee in estate? Come prendersene cura?
Un piccolo promemoria per i neofiti del settore: la fisiologia delle piante è la seguente: durante il giorno producono zuccheri attraverso la fotosintesi, di notte vivono delle loro riserve di zucchero. Che verrà poi utilizzato per produrre fioriture abbondanti e di qualità. Ma è bene sapere che queste reazioni chimiche sono tanto più veloci quanto più alta è la temperatura.
Un soggiorno all’aperto è vantaggioso per le orchidee, nel senso che la differenza di temperatura lì è maggiore che all’interno dell’alloggio. Esistono però alcuni accorgimenti per prendersene cura. Approfitta dei nostri consigli!
Quando toglierli?
Il periodo ideale è tra fine maggio e metà giugno. Potranno quindi sfruttare la maggiore luminosità. È importante non esporli direttamente ai raggi del sole. Per fare questo, opta per un angolo ombreggiato, ad esempio un albero. Portarli fuori in estate permetterà loro di migliorare la loro crescita purché evitino scottature e rispettino il loro fabbisogno idrico.
È essenziale osservare quotidianamente la tua orchidea e i segnali che emette. Foglie appassite, ingiallite o fiori cadenti o anneriti sono segni di un problema di irrigazione. Bisogna trovare l’equilibrio tra troppa acqua e un substrato troppo secco monitorandone quotidianamente le condizioni.
Dove posizionarli?
La posizione è essenziale. Come per molte altre piante, le orchidee non vanno esposte alle ore più calde della giornata. Idealmente, un albero in ombra leggera o vicino a un muro esposto a est sarebbe perfetto! L’idea è che le orchidee approfittino dei primi raggi del sole senza timore di scottarsi. Per mantenere un’umidità sufficiente, devono essere annaffiati dappertutto.
Pertanto, dovrai fare tutto il possibile per tenere lumache e chiocciole fuori dal giardino, che possono causare seri danni. Per limitare i rischi, ti consigliamo di appenderli abbastanza in alto o di posizionarli su un tavolo con i piedi immersi in 5-10 cm d’acqua. Poiché questa ciotola d’aria esterna ha l’effetto di stimolare la crescita, non trascurare l’irrigazione. Soprattutto nei climi caldi. Inoltre, applica regolarmente fertilizzanti naturali fatti in casa per mantenere le tue piante sane.
Un’ultima avvertenza sulle Phalaenopsis che sono orchidee molto comuni oggi. Queste infatti, originarie delle foreste tropicali dove la temperatura varia pochissimo durante la giornata, devono mantenersi a temperature piuttosto elevate. Quindi non rischiare di portarli fuori.
A quale temperatura?
Te lo diciamo subito: non è facile orientarsi. Le orchidee sono piante che devono essere mantenute al di sopra di una temperatura minima notturna a seconda del clima in cui crescono naturalmente. È questa temperatura minima che segnerà la data a partire dalla quale potrete toglierli. Per chi vive in un clima temperato, possono essere rilasciati all’inizio di giugno.
Ritornano quelli più freschi, a metà settembre, gli altri, a metà ottobre. Ti consigliamo di restituirli così tardi per potenziarli. Infatti, le notti fresche legate all’accorciamento delle giornate spesso permettono l’inizio della formazione degli steli fiorali. Non male, vero?
Orchidee in estate: come sapere se hanno sete?
Sono le radici che ti permetteranno di determinare se la tua pianta ha bisogno di acqua. Per prima cosa, guarda attentamente il suo colore. Se sono verdi e densi, la tua pianta è sana. Non è necessario annaffiarlo immediatamente. Se invece le radici diventano grigie, la tua pianta ha sete e avrà bisogno di essere annaffiata.
Per fare questo, mettetelo a bagno in acqua non calcarea per 20 minuti. Dopo averlo lasciato scolare, controlla lo stato delle radici. Se sono marroni e mollicci, sono marci! In questo caso rimuoveteli delicatamente schiacciando le dita. Procedere quindi con il trapianto, avendo cura di cambiare il substrato. Infine, hai pensato alle patate per mantenere le tue orchidee? E in caso di piccolo problema di fioritura, sai come farli rifiorire? Risultati garantiti!